L’Odore della Guerra – Inviati al Fronte (IT)

 

Description

La guerra: l’hai letta sui libri e sui giornali. Ma altra cosa è una guerra che si vede, si ode, si tocca, che non possiamo più immaginare o colorire secondo l’umor nostro. Anzi di più: la guerra che fiuti, L’Odore della guerra, come ha sintetizzato Fabio Bucciarelli nella sua esposizione (e libro n.d.a). Perché l’olfatto è davvero il più forte dei sensi, si annusano le cose prima di vederle. La guerra dunque, un’altra guerra da raccontare, l’ultima di un elenco innumerevole, dai tempi in cui Omero, rubando il mestiere agli dei, posò lo sguardo sulla piana insanguinata di Ilio. E vi trovò, stretti insieme, odio e pietà, l’uomo insomma. Una guerra civile, quella di Libia, gli otto mesi in cui si è ramificata con un andamento di epidemia, di alluvione, senza logica. La peggiore perché fratricida, la più barbara, che non ci consente distinzioni; come un vento irresistibile ammucchia da una parte e dall’altra, separati dalle irreparabili uccisioni, massacri, assassini, violazioni, rapine, il complesso delle popolazioni. Fabio Bucciarelli è un ingegnere trentenne che si è innamorato della fotografia, ora scatta per le grandi agenzie e i quotidiani del mondo intero, da La Stampa a Le Monde. Sa di far male, di graffiare, la mente ed il cuore, con il suo bianco e nero temerario. Non ne ha rimorso o timore. Non per cupidigia o cinismo: ma perché quella è una parte della terapia, trovar cioè quasi l’eco del dolore umano prima che esso diventi urlo ghigno rivolta disperazione ferocia; e quello perpetuo e uguale, sepolto nel cuore di tutti. Ha scelto, fin dagli albori dell’insurrezione, a Bengasi, gli insorgenti e i ribelli, si è accodato impavido al primo avventuroso andamento dei pochissimo contro i moltissimi. I tempi di Brega e Ras Lanuf, della guerra del deserto e di quell’incantato litorale. La racconta soprattutto con i volti dei ribelli e le loro armi umili, annegate nella luce ardente dell’estate libica. […] dalla recensione di Domenico Quirico per La Stampa. 

I capitoli 1, 2, 3 e 4 sono di Stefano Citati.
I capitoli 5 e 6 e le foto sono di Fabio Bucciarelli.
Prefazione di Mimmo Càndito.

Alberti Editore

ISBN 978-88-7424-873-5

Title